Etna

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Mappa schematica dell'Etna da (Peccerillo, 2005).



L’Etna è un vulcano attivo con un altitudine di 3315 m e con un area di 1260 Km2. Si è sviluppato all’intersezione di numerose linee tettoniche di cui le più importante sono la linea di faglia Tindari-Letojanni-Malta con andamento NNW-SSE e la linea di faglia Messina-Giardini con andamento NNE-SSW.
L’Etna mostra una forma conica asimmetrica con pendii inclinati di circa 5-10° per i primi 1800m, mentre inclinati a 25° fino alla sommità. Tale morfologia è il risultato della coalescenza di numerosi coni distinti e a causa di eruzioni laterali che hanno portato alla formazione di numerosi coni monogenetici, soprattutto nel settore NE del vulcano.

L’evoluzione dell’Etna è suddivisibile in quattro fasi principali:

La prima fase (580-225 Ka) fu caratterizzata dalla messa in posto di basalti tholiitici che vennero eruttati in un ampia zona, dagli Iblei a sud, fino ai monti Peloritani a Nord. Attualmente affiorano come pillow, ialoclastiti e sills lungo la costa Nord di Catania e tra Acicastello e Acitrezza e lungo i fianchi Sud-ovest del vulcano.
Da 220 Ka l’attività vulcanica si è concentrata lungo la costa Ionica e cambiò da tholeiitica a Na-alcalina. In questo periodo si formarono numerosi piccoli eruttivi (vulcani di Timpe) i cui resti affiorano attualmente ai margini dell’Etna.

Successivamente, tra 80 e 60 Ka, si formarono numerosi coni (Trifoglietto, Cavigghiuni, Vavalaci ecc) con stili eruttivi variabili da effusivi a esplosivi. In fine si ebbe la formazione dello stratovulcano di Mongibello, formatosi per successive eruzioni tra 60 Ka e l’attuale. Il "vecchio Mongibello" fu caratterizzato dall’emissione di lave da benmoreitiche fino a trachitiche e prodotti piroclastici, si ebbe poi un collasso calderico (15Ka). L’attività recente del Mongibello (14 Ka – attuale) è stata caratterizzata da eruzioni effusive e stromboliane che hanno formato colate laviche e depositi stromboliani.

L’Etna è caratterizzato da numerose strutture vulcano tettoniche di cui la più importante è la valle del Bove, un’ampia depressione a ferro di cavallo, situata lungo i fianchi Est del vulcano. Si è formata tra 8000 e 5000 anni fa, ma la sua origine rimane controversa. Secondo alcuni autori è il risultato di successivi collassi seguiti da rapida erosione, secondo altri invece si sarebbe formata per successive frane lungo piani di faglia. Altre strutture vulcano tettoniche sono rappresentate dalle fratture radiali che si propagano dal cratere centrale e che formano tre importanti zone di rift lungo i fianchi del vulcano.
Tali fratture sono zone preferenziali lungo cui avvengono le eruzioni esplosive ed effusive e sono evidenziate dall’allineamento di coni di cenere, alti da alcuni metri fino a 200 m. lo sviluppo di queste zone di fratture è tuttora dibattuto ma secondo molti autori sarebbero il risultato della tettonica estensionale relazionata alla vicina linea di faglia the Tindari-Letojanni-Malta.

Lo stile eruttivo dell’Etna è variato molto nel corso del tempo, alternando fasi eruttive a fasi stromboliane; l’attività esplosiva è avvenuta soprattutto durante l’evoluzione del vecchio Mongibello, con la generazione di magmi benmoreitici e trachitici. Le eruzioni storiche sono avvenute sia lungo i fianchi del vulcano che dai crateri sommitali; le eruzioni sommitali sono state caratterizzate da emissioni di cenere, eruzioni stromboliane, subpliniane, fontanementi di lava e emissione di colate laviche, con durata variabile, da alcune ore, e mesi fino ad anni.
In risposta ai vari stili eruttivi, e alla durata spesso prolungata delle eruzioni, la morfologia della zona sommitale è variata moltissimo negli anni. Attualmente la zona sommitale è costituita da una piattaforma circolare, allungata N-S e formatasi per un collasso calderico, contenete un cono principale e due ampi crateri (Bocca nuova e Voragine) e due coni laterali (il cratere di NE e il cratere di SE). L’attività lungo i fianchi del vulcano è prevalentemente stromboliana ed effusiva; essa spesso avviene a quote inferiori a 300 m s.l.m.

Le rocce dell’Etna hanno affinità da tholeiitica a Na-alcalina, si hanno anche rari prodotti alcalino potassici (monte Maletto). La composizione dei prodotti varia da basalti hawaiitici, mugeriti, benmoreiti e trachiti. Tholeiiti olivina-iperstene-normative sono i prodotti strutturalmente più bassi attualmente osservabili. Hanno una struttura ofitica con cristalli di olivina ricca in MgO, plagioclasio, diopside e augite.
I basalti alcalini sono generalmente afirici, fino a porfirici, con fenocristalli di clinopirosseno, plagioclasio e olivina. Le Hawaiiti (trachibasalti) sono rocce porfiriche con fenocristalli di plagioclasio, Mg-olivina, clinopirosseno e ossidi di ferro e talvolta contenenti kaersutite. La pasta di fondo contiene le stesse fasi in aggiunta a nefelina, sodalite e flogopite.
Le hawaiiti più recenti, note anche come Etnaiti, sono costituite invece da plagioclasio, clinopirosseno e olivina. Le Mugeariti e le Benmoreiti sono rocce porfiriche dominate da plagioclasio, salite e augite, olivina e rari anfiboli. Nella pasta di fondo talvolta contengono nefelina, sodalite e flogopite.



Bibliografia



Le informazioni contenute in questa pagina sono tratte da:
• Peccerillo. A. Plio-Quaternary Volcanism in Italy. (2005)

Foto
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Cristalli di plagioclasio (grigio I ordine) ed olivina (alti colori di interferenza). Valle del Bove. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di plagioclasio (grigio I ordine) ed olivina (alti colori di interferenza). Valle del Bove. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di plagioclasio (grigio I ordine) ed olivina (alti colori di interferenza). Valle del Bove. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di plagioclasio (grigio I ordine) ed olivina (alti colori di interferenza). Valle del Bove. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di plagioclasio (grigio I ordine) ed olivina (alti colori di interferenza). Valle del Bove. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di plagioclasio (incolori) e cristalli di anfibolo (marrone). Valle del Bove. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di plagioclasio (incolori) e cristalli di anfibolo (marrone). Valle del Bove. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di plagioclasio (incolori) e cristalli di anfibolo (marrone). Valle del Bove. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di plagioclasio (incolori) e cristalli di anfibolo (marrone). Valle del Bove. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di plagioclasio (incolori) e cristalli di anfibolo (marrone). Valle del Bove. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di plagioclasio (incolori), pirosseno (beige) e cristalli di anfibolo (marrone). Valle del Bove. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di plagioclasio (grigio I ordine) e cristalli di anfibolo. Valle del Bove. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di plagioclasio (incolori), olvina (incolore), pirosseno (beige) e cristalli di anfibolo (marrone). Valle del Bove. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di plagioclasio (grigio I ordine), olvina (alti colori di interferenza), pirosseno e cristalli di anfibolo. Valle del Bove. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristallo di anfibolo. Valle del Bove. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristallo di pirosseno (beige) incluso in cristallo di anfibolo (marrone). Valle del Bove. Immagine a N//, 10x (lato lungo = 2mm)
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Cristallo di pirosseno incluso in cristallo di anfibolo. Valle del Bove. Immagine a X, 10x (lato lungo = 2mm)
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Cristallo di pirosseno geminato. Valle del Bove. Immagine a N//, 10x (lato lungo = 2mm)
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Cristalli di plagioclasio (incolori), pirosseno (beige) e cristalli di anfibolo (marrone). Valle del Bove. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di plagioclasio (incolori), grosso cristallo di olivina (incolore) e cristalli di anfibolo (marrone). Valle del Bove. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di plagioclasio (grigio I ordine), grosso cristallo di olivina (alti colori di interferenza) e cristalli di anfibolo. Valle del Bove. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristallo geminato di pirosseno. Valle del Bove. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristallo zonato di plagioclasio. Valle del Bove. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristallo zonato di plagioclasio. Valle del Bove. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di olivina, clinopirosseno e plagioclasio. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di olivina, clinopirosseno e plagioclasio. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di olivina, clinopirosseno, ossidi opachi e plagioclasio. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di olivina, clinopirosseno e plagioclasio. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di olivina, clinopirosseno e plagioclasio. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di olivina, clinopirosseno e plagioclasio. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di olivina, clinopirosseno e plagioclasio. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di olivina, clinopirosseno e plagioclasio. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di olivina, clinopirosseno e plagioclasio. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di olivina, clinopirosseno e plagioclasio. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di olivina, clinopirosseno e plagioclasio. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di olivina, clinopirosseno e plagioclasio. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di olivina e plagioclasio. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di clinopirosseno e plagioclasio. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di olivina, clinopirosseno e plagioclasio. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di olivina e plagioclasio. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di clinopirosseno e plagioclasio. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli diClinopirosseno e plagioclasio. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di olivina e plagioclasio. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di olivina e plagioclasio. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di Clinopirosseno e plagioclasio. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di olivina e plagioclasio. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di olivina e plagioclasio. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di plagioclasio in una scoria basaltica. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di plagioclasio e olivina in una scoria basaltica. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di plagioclasio in una scoria basaltica. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di plagioclasio e pirosseno in una scoria basaltica. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di pirosseno e plagioclasio. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristallo di olivina. Immagine a N//, 7x (lato lungo = 2mm)
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Glomerofiro di cristalli di pirosseno e plagioclasio. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)


Incluso di Arenaria
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Incluso, parzialmente fuso e al contatto con la lava basaltica, di un'arenaria. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Incluso, parzialmente fuso e al contatto con la lava basaltica, di un'arenaria. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Incluso, parzialmente fuso e al contatto con la lava basaltica, di un'arenaria. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)