Capraia

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Mappa schematica dell'Isola di Capraia. 1= Duomi, 2= apparati vulcanici, 3= colate laviche, 4= centri vulcanici. da Prosperini (1993)



L’Isola di Capraia è la più occidentale dell’arcipelago Toscano ed è la terza per estensione dopo l’Elba e il Giglio, entrambe caratterizzate dalla presenza di corpi plutonici. L’isola di Capraia è costituita dalla coalescenza di due strutture vulcaniche: il vulcano di Capraia e il vulcano dello Zenobito.

Il vulcano di Capraia è un ampio edificio asimmetrico, interessato da una recente attività tettonica, da fenomeni di collasso lungo i fianchi e da una forte erosione marina. È costituito dalla coalescenza di numerosi duomi e piccoli centri vulcanici che hanno prodotto colate laviche, depositi di ash and block e modesti depositi piroclastici. L’attività magmatica si è sviluppata in un ristretto lasso di tempo, tra 7.5 e 6.9 Ma; i duomi e i centri vulcanici sono allineati secondo un asse NNE-SSW, tale allineamento segue delle importanti strutture tettoniche che hanno successivamente portato al collasso della zona Ovest dell’edificio vulcanico.

Il vulcano dello Zenobito è il centro vulcanico più giovane dell’isola, la sua attività ha avuto luogo dopo un iatus di circa 2.5 Ma rispetto alla vulcanismo di Capraia. Lo Zenobito è un piccolo centro monogenetico, che ha prodotto depositi piroclastiti, depositi di scoria e una piccola colata lavica. È situato nella zona Sud-ovest dell’isola di Capraia; la forte erosione marina ha causato la quasi totale distruzione dell’edificio vulcanico, ed attualmente ciò che rimane è il neck vulcanico e la zona nord dell’edificio monogenetico. Le datazioni delle rocce dello Zenobito hanno restituito età abbastanza differenti, in base la metodo utilizzato; datazioni K/Ar hanno dato un età di circa 4.9 Ma mentre datazioni 40Ar/39Ar hanno restituito un età di circa 4.6 Ma.

Le rocce vulcaniche di Capraia, affioranti al di sopra del livello del mare, possono essere suddivise in due gruppi principali su base stratigrafica:

Serie antica (7.6 Ma), affiorante a Punta del Trattoio, Monte Rosso, Monte Campanile e Monte Castello.
Serie giovane (7.2Ma), affiorante nella zona del Monte Ruscitello.

Rispetto alla altre rocce vulcaniche della Provincia Magmatica Toscana, le rocce di Capraia ricadono nel campo delle rocce Calcoalcaline alte in Potassio (HKCA) con contenuto abbastanza alto in silice e in Mg#. Esse sono costituite da una paragenesi costituita da fenocristalli di Plagioclasio, clinopirosseno, anfibolo, biotite immersi in una matrice composta da K-feldspati, ossidi opachi, apatite, zircone e vetro. L’Olivina è abbastanza rara e spesso mostra segni di riassorbimento.

Le rocce di Capraia mostrano andamenti degli elementi in traccia simili alle altre rocce vulcaniche della Provincia Magmatica Toscana, con impoverimento in HFSE rispetto ai LILE, rapporto dello 87Sr/86Sr più basso e rapporto 143Nd/144Nd più alto delle rocce della Provincia Magmatica Toscana (Conticelli et al. 2002). Le rocce dello Zenobito invece risultano più uniformi nella loro composizione rispetto alla altre rocce di Capraia, esse sono arricchite fortemente in Mg# e sono costituita da una paragenesi data da clinopirosseno, olivina euedrale e rari plagioclasi.

I dati geochimici suggeriscono che le rocce andesitiche e dacitiche Calcoalcaline ricche in potassio (HKCA) si siano evolute da magmi calcoalcalini ricchi in Potassio per processi di cristallizzazione frazionata, accompagnati da processi di mixing con liquidi lamproitici; l’interazione tra liquidi calcoalcalini potassici e liquidi lamproitici spiegherebbe l’ampia variazione nel contenuto degli elementi in traccia nelle rocce andesitiche e dacitiche di Capraia.

Le rocce shoshonitiche dello Zenobito invece si sarebbero originata da una sorgente magmatica diversa rispetto alla altre rocce dell’isola. Il contributo di liquidi lamproitici, nella genesi delle rocce di Capraia, può spiegare la loro ampia variazione chimica e composizionale; tali variazioni non sono facilmente spiegabili considerando solamente processi evolutivi classici. Il ruolo dei liquidi lamproitici è inoltre confermato, secondo molti autori, dall’andamento degli elementi incompatibili delle rocce di Capraia che risultano simili a quelli delle rocce lamproitiche Toscane e allo stesso tempo diversi dalle rocce Calcoalcaline e shoshonitiche delle Eolie.

E’ stato ipotizzato che l’ampia variazione geochimica e petrografica dei prodotti vulcanici di Capraia sia il risultato di gradi variabili di fusione parziale di un mantello litosferico metasomatizzato da vene ricche in flogopite (Conticelli et al. 2002); le rocce lamproitiche rappresenterebbero liquidi derivanti direttamente dalla fusione delle vene metasomatiche, mentre le rocce Calcoalcaline e shoshonitiche rappresenterebbero il prodotto dell’interazione tra i liquidi lamproitici e liquidi derivanti dalla fusione del mantello non metasomatizzato (Conticelli et al. 2006). In definitiva le rocce Calcoalcaline e shoshonitiche sarebbero dei magmi lamproitici diluiti da liquidi derivanti dalla fusione di peridotiti impoverite in elementi in traccia.



Bibliografia



Le informazioni contenute in questa pagina sono tratte da:
• Peccerillo. A. Plio-Quaternary Volcanism in Italy. (2005)

• Gagnevin. D, Waight.T.E, Daly.J.S, Poli. G, Conticelli. S. (2007):Insights into magmatic evolution and recharge history in Capraia Volcano (Italy) from chemical and isotopic zoning in plagioclase phenocrysts (Journal of Volcanology and Geothermal Research 168 (2007) 28–54)

• Peccerillo. A, Conticelli. S. (2006): A lamproitic component in the high-K calc-alkaline volcanic rocks of the Capraia Island, Tuscan Magmatic Province: evidence from clinopyroxene crystal chemical data .Per. Mineral. (2006), 75, 2-3, 75-94

• Conticelli S., D’Antonio M., Pinarelli L. and Civetta L. (2002): Source contamination and mantle heterogeneity in the genesis of Italian potassic and ultrapotassic volcanic Rocks: Sr-Nd-Pb Isotope data from Roman Province and Southern Tuscany. Mineral. Petrol., 74, 189-222.



Foto
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Cristallo di clinopirosseno e plagioclasio riassorbito immersi in una pasta di fondo composta da plagioclasi, vetro e pirosseni. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di clinopirosseno e plagioclasi con tessitura sieve immersi in una pasta di fondo composta da plagioclasi, vetro e pirosseni. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di clinopirosseno e plagioclasi con tessitura sieve immersi in una pasta di fondo composta da plagioclasi, vetro e pirosseni. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di clinopirosseno e plagioclasio con tessitura sieve immersi in una pasta di fondo composta da plagioclasi, vetro e pirosseni. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristallo di clinopirosseno immarso in una pasta di fondo composta da plagioclasi, vetro e pirosseni. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di olivina immersi in una pasta di fondo composta da plagioclasi, vetro e pirosseni. Immagine a N//, 10x (lato lungo = 2mm)
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Cristalli di clinopirosseno, plagioclasio con tessitura sieve e olivina immersi in una pasta di fondo composta da plagioclasi, vetro e pirosseni. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di clinopirosseno, plagioclasio con tessitura sieve e olivina immersi in una pasta di fondo composta da plagioclasi, vetro e pirosseni. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristallo di biotite immarso in una pasta di fondo composta da plagioclasi, vetro e pirosseni. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di clinopirosseno, plagioclasi con tessitura sieve e biotire con bordo opacitico immersi in una pasta di fondo composta da plagioclasi, vetro e pirosseni. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di clinopirosseno, plagioclasio e biotite immersi in una pasta di fondo composta da plagioclasi, vetro e pirosseni. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di plagioclasio e pirosseno immersi in una pasta di fondo composta da plagioclasi, vetro e pirosseni. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di plagioclasio e pirosseno immersi immersi in una pasta di fondo composta da plagioclasi, vetro e pirosseni. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di plagioclasio e pirosseno immersi immersi in una pasta di fondo composta da plagioclasi, vetro e pirosseni. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di plagioclasio e pirosseno immersi in una pasta di fondo composta da plagioclasi, vetro e pirosseni. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristallo di plagioclasio, con tessitura sieve, e pirosseni immersi immersi in una pasta di fondo composta da plagioclasi, vetro e pirosseni. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristallo di plagioclasio, con tessitura sieve, e pirosseni immersi immersi in una pasta di fondo composta da plagioclasi, vetro e pirosseni. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di plagioclasio e biotite immersi in una pasta di fondo composta da plagioclasi, vetro e pirosseni. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di plagioclasio, con tessitura sieve, immersi immersi in una pasta di fondo composta da plagioclasi, vetro e pirosseni. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristallo di plagioclasio, con tessitura sieve, e pirosseni immersi immersi in una pasta di fondo composta da plagioclasi, vetro e pirosseni. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di plagioclasio e olivina immersi in una pasta di fondo composta da plagioclasi, vetro e pirosseni. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristallo di plagioclasio e olivina immersi immersi in una pasta di fondo composta da plagioclasi, vetro e pirosseni. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di plagioclasio, con tessitura sieve, e pirosseni immersi immersi in una pasta di fondo composta da plagioclasi, vetro e pirosseni. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di plagioclasio, con tessitura sieve, e pirosseni immersi immersi in una pasta di fondo composta da plagioclasi, vetro e pirosseni. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di plagioclasio, pirosseno, olivina e biotite immersi immersi in una pasta di fondo composta da plagioclasi, vetro e pirosseni. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di plagioclasio, con tessitura sieve, e pirosseni immersi immersi in una pasta di fondo composta da plagioclasi, vetro e pirosseni. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di biotite e olivina immersi immersi in una pasta di fondo composta da plagioclasi, vetro e pirosseni. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)