Vulcano

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Mappa schematica dell'Isola di Vulcano. da Peccerillo (2005).



L’Isola di Vulcano ha una superficie di 22 Km2 e probabilmente rappresenta il settore sud di un ampio edificio vulcanico che include le isole di Vulcano e Lipari (Gioncada et al. 2003). L’attività vulcanica a Vulcano è datata a partire da 120 Ka fino all’attuale; l’ultima eruzione è avvenuta nel 1888-1890 e le descrizioni effettuate da Mercalli e Silvestri (1891) sono state utilizzate per definire un nuovo tipo di stile eruttivo, quello Vulcaniano.

La composizione dei prodotti varia da mafica a sialica, con affinità da calcoalcalina ricca in potassio a shoshonitica e alcalino potassica (KS).L’attività di Vulcano si è sviluppata secondo fasi distinte, la più antica è datata tra 120 e 100 Ka (Vulcano antico) e tra 100 e 20 Ka (Caldera di Piano); questi due edifici sono costituiti da prodotti calcoalcalini potassici mafici e intermedi (lave e prodotti piroclastici). Il complesso di Lentia ( 20-15 Ka), situato a nord del complesso di Vulcano antico, è la porzione rimanente di uno stratovulcano con una caldera centrale (caldera di La Fossa) costituito da lave latitiche, trachitiche e riolitiche e depositi piroclastici.

La Fossa ha eruttato tra 15 e 8 Ka, generando prodotti piroclastici e lave shoshonitiche; il Cono di La Fossa è un edificio alto 391 m che si innalza al centro della caldera di La Fossa; si è formato negli ultimo 6000 anni a seguito di eruzione piroclastiche e rare colate laviche. Vulcanello, nella parte nord dell’isola, è formato da lave potassiche (KS) con un cono trachitico centrale. Vulcanello era in origine un isola a se ma durante gli ultimi 1000 anni, l’accumulo di sabbia ha formato un istmo che lo ha unito all’isola principale.
Il magmatismo di Vulcano è caratterizzato dell’evoluzione dei prodotti nel tempo. Si ha anche l’aumento del contenuto in potassio, dai prodotti più antichi a quelli più recenti. L’aumento dei prodotti sialici rispetto ai prodotti mafici nel tempo è legato al ruolo predominante della cristallizzazione frazionata rispetto all’arrivo di nuovo magma basaltico. Questo è relazionato ad un generale spostamento della camera magmatica, da livelli profondi verso livelli superficiali.

L’arricchimento in potassio e degli elementi incompatibili nei prodotti mafici è stato interpretato essere dovuto ad una sorgente mantellica eterogenea. L’attività vulcanica più antica sarebbe legata a magmi generati da un mantello profondo e poco metasomatizzato mentre i prodotti più recenti e più ricchi in potassio (shoshoniti, e rocce alcalino potassiche) sarebbero legati ad un mantello più superficiale e più metasomatizzato. La fusione a vari livelli di un mantello stratificato ed eterogeneo sarebbe legata, come nel caso di Lipari, alla migrazione delle isoterme verso livelli più superficiali.



Bibliografia



Le informazioni contenute in questa pagina sono tratte da:
• Peccerillo. A. Plio-Quaternary Volcanism in Italy. (2005)



Basalti
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Cristalli di feldspato circondati da sferuliti di colore marrone. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di feldspato circondati da sferuliti di colore marrone. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di feldspato circondati da sferuliti. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di pirosseno circondati da sferuliti di colore marrone. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di pirosseno circondati da sferuliti di colore marrone. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di feldspato circondati da sferuliti di colore marrone. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Xenoliti vulcanici circondati da sferuliti di colore marrone. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di pirosseno e plagioclasio circondati da sferuliti di colore marrone. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristallo di feldspato circondato da sferuliti di colore marrone. Immagine a N//, 10x (lato lungo = 2mm)
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Cristallo di pirosseno circondato da sferuliti di colore marrone. Immagine a N//, 10x (lato lungo = 2mm)
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Cristallo di pirosseno e cristalli scheletrici di plagioclasio circondati da sferuliti di colore marrone. Immagine a N//, 10x (lato lungo = 2mm)
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Cristallo di pirosseno e cristalli scheletrici di plagioclasio circondati da sferuliti di colore marrone. Immagine a N//, 10x (lato lungo = 2mm)
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Cristallo di pirosseno e cristalli scheletrici di plagioclasio circondati da sferuliti di colore marrone. Immagine a NX, 10x (lato lungo = 2mm)
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Cristallo di pirosseno e cristalli scheletrici di plagioclasio circondati da sferuliti di colore marrone. Immagine a N//, 10x (lato lungo = 2mm)
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Cristallo di feldspato e cristalli scheletrici di plagioclasio circondati da sferuliti di colore marrone. Immagine a N//, 10x (lato lungo = 2mm)
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Cristallo di pirosseno e cristalli scheletrici di plagioclasio circondati da sferuliti di colore marrone. Immagine a NX, 10x (lato lungo = 2mm)
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Cristalli scheletrici di plagioclasio circondati da sferuliti di colore marrone. Immagine a N//, 10x (lato lungo = 2mm)
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Cristallo di feldspato circondato da sferuliti di colore marrone. Immagine a NX, 10x (lato lungo = 2mm)
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Cristallo di pirosseno circondato da sferuliti di colore marrone. Immagine a N//, 10x (lato lungo = 2mm)