Melilitolite a wollastonite

La melilitolite a leucite-wollastonite (Euremite) di Colle Fabbri

Il centro vulcanico di Colle Fabbri fa parte della provincia magmatica intra-Appenninica, caratterizzata da piccoli centri vulcanici monogenetici, ad affinità kamafugitica e carbonatitica (diatremi, maar e tuff-rings), impostatisi all’interno di depressioni continentali, Pleistoceniche-Quaternarie, che attraversano la catena Appenninica. Il centro vulcanico di Colle Fabbri (Fig.1), è situato nei pressi della città di Spoleto e copre un'area di circa 10.000 m2. Le rocce incassanti sono costituite da marne e arenarie Mioceniche (formazione Marnoso-Arenacea), da argille Villafranchiane (Plio-Pleistocene) e da calcari Triassico-Miocenici). Studi radiometrici suggeriscono un'età di messa in posto di circa 0.7 m.a.

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Fig.1: a) Carta gologica semplificata dell’Umbria in cui sono riportate le principali caratteristiche geologiche. b) affioramento di Colle Fabbri. 1-rocce vulcaniche dei Vulsini; 2-Centri vulcanici kamafugitici e carbonatitici; 3-faglie estensionali Plioceniche; 4-depositi sedimentari; 5-argille; 6-breccia A; 7-breccia B; 8-sill e dicchi; 9-intrusione melilitolitica; 10-detrito; 11-bordo craterico; 12-fratture; 13-edificio. Immagine tratta da Panina, L. I., Nikolaeva, A. T., & Stoppa, F. (2013).



Il centro vulcanico di Colle Fabbri è costituito da:

1- Un’associazione di brecce costituite da porzioni di rocce incassanti termo-metamorfosate e porzioni di travertino.
2- Un corpo melilitolitico più piccoli sills e dicchi.
3- Rocce incassanti (rocce pelitiche e conglomerati).

Le brecce sono costituite da due facies, che dal basso verso l’alto sono dette, braccia A e breccia B (Stoppa e Rosatelli, 2009); le brecce A sono rocce dense, dure, di colore rosso, costituite da frammenti termo-metamorfosati di argilliti, immersi in una matrice a grana fine, talvolta vescicolare. Le brecce B sono costituite invece da frammenti di travertino e argilliti, immersi in una matrice afirica e vetrosa, talvolta vescicolata ricca di piccoli frammenti afirici di lava.

Il corpo melilitico principale copre un’area di circa 500 m2 e intrude in maniera netta le brecce A e B. È costituito da melilitoliti a grana media, equigranulari composte da cristalli euedrali di melilite (fino a 5 mm) che includono peciliticamente cristalli di wollastonite. Leucite e kalsilite sono le principali fasi interstiziali, assieme a minerali accessori come: Ti-granati, Ti-clinopirosseni, magnetite, perovskite, rankinite, apatite, solfuri di Fe-Ni, carbonati e zeoliti. Inizialmente, (Stoppa, 1988), questa roccia fu definita euremite (dal greco al Greco eurema: "cosa trovata inaspettatamente") ma secondo le raccomandazioni di Le Maitre et al. (1989) adesso è classificata come una melilitolite a laucite-wollastonite.

Origine delle melilitoliti di Colle Fabbri

L’origine delle rocce kamafugitiche, e delle carbonatiti associate, della provincia magmatica alcalina intra appenninica, è stata oggetto di lunghi dibattiti e discussioni in quanto queste rocce presentano caratteristiche isotopiche e composizionali molto peculiari. Secondo alcuni autori (Peccerillo, 1998; Conticelli et al. 2002) legano l’origine di tali rocce a fenomeni di contaminazione crostale. Secondo questa visione, le rocce kamafugitiche e le carbonatiti appenniniche, sarebbero il risultato della contaminazione tra un magma basaltico e rocce crostali (marne, carbonati ecc.). Secondo altri autori invece le peculiari caratteristiche di queste rocce, deriverebbero da processi legati alla subduzione (Lustrino 2000; Serri 1997), o all’opposto, da fenomeni legati a magmatismo intraplacca e metasomatismo del mantello (Cundari 1994). Tra le varie rocce kamafugitiche italiane, le melilitoliti di Colle Fabbri sono indubbiamente le più particolari. Colle Fabbri è l’unico centro vulcanico appenninico che presenta evidenti segni di idromagmatismo e attività idrotermale. Le melilitoliti contengono abbondante wollastonite, ma non flogopite (minerale ubiquitario delle kamafugiti), leucite e kalsilte. La wollastonite è un minerale molto raro in ambiente magmatico, la si rinviene in rare rocce sottosature (ijoliti, melilitoliti, fonoliti) associate a carbonatiti. Molti autori rigettano completamente l’origine magmatica delle melilitoliti di Colle Fabbri, e ritengono che l’origine di queste rocce sia legata a fenomeni di "lignite burning", ovvero processi di combustione, fusione e ricristallizzazione di rocce sedimentarie come le marne. Tuttavia, le evidenze geologiche degli affioramenti, la presenza di brecce vulcanoclastiche, le caratteristiche chimiche ed isotopiche indicano una chiara origine magmatica. Inoltre, i dati ottenuti sulle inclusioni fluide presenti all’interno della wollastonite, dei pirosseni e dei plagioclasi, indicato temperature di omogeneizzazione attorno a 1230-1190 °C, temperature ben maggiori di un semplice termo metamorfismo a spese di rocce sedimentarie.

Bibliografia



Le informazioni contenute in questa pagina sono tratte da:
• Melluso, L., Conticelli, S., D’Antonio, M., Mirco, N. P., & Saccani, E. (2004). Petrology and mineralogy of wollastonite-and melilite-bearing paralavas from the Central Apennines, Italy. American Mineralogist, 88(8-9), 1287-1299.
• Panina, L. I., Nikolaeva, A. T., & Stoppa, F. (2013). Genesis of melilitolite from Colle Fabbri: inferences from melt inclusions. Mineralogy and Petrology, 107(6), 897-914.
• Stoppa, F., & Rosatelli, G. (2009). Ultramafic intrusion triggers hydrothermal explosions at Colle Fabbri (Spoleto, Umbria), Italy. Journal of Volcanology and Geothermal Research, 187(1), 85-92.

Foto
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Melilite (incolore e limpida) e wollastonite (cristalli prismatici). Melilitolite a wollastonite, Colle Fabbri. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Melilite (colori di interferenza blu) e wollastonite (colori di interferenza arancio-giallo). Melilitolite a wollastonite, Colle Fabbri. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Melilite (colori di interferenza blu) e wollastonite (colori di interferenza arancio-giallo). Melilitolite a wollastonite, Colle Fabbri. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Melilite (incolore e limpida) e wollastonite (cristalli prismatici). Melilitolite a wollastonite, Colle Fabbri. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Melilite (incolore e limpida) e wollastonite (sezioni basali di colore marrone pallido). Melilitolite a wollastonite, Colle Fabbri. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Melilite (colori di interferenza blu) e wollastonite (colori di interferenza arancio-giallo). Melilitolite a wollastonite, Colle Fabbri. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Melilite (incolore e limpida) e wollastonite (sezioni basali di colore marrone pallido). Melilitolite a wollastonite, Colle Fabbri. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Melilite (colori di interferenza blu) e wollastonite (colori di interferenza arancio-giallo). Melilitolite a wollastonite, Colle Fabbri. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Melilite (colori di interferenza blu) e wollastonite (colori di interferenza arancio-giallo). Melilitolite a wollastonite, Colle Fabbri. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Melilite (with anomalous, berlin-blue colors) and wollastonite (orange-yellow birefringence). Wollastonite-melilitolite, Colle Fabbri, Italy. XPL image , 2x (Field of view = 7mm)
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Melilite (colori di interferenza blu) e wollastonite (colori di interferenza arancio-giallo). Melilitolite a wollastonite, Colle Fabbri. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Melilite (colori di interferenza blu) e wollastonite (colori di interferenza arancio-giallo). Melilitolite a wollastonite, Colle Fabbri. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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