Jotunite

Jotunite: Le Jotuniti sono rocce appartenenti alla serie delle charnockiti e ricadono, nel diagtamma QAPF, nel campo delle monzonodioriti a ortopirosseno. Il nome deriva dalla località di Jotunheim in Norvegia.

Le charnockiti, rocce granitiche a ortopirosseno (e più raramente a fayalite), rappresentano una piccolissima percentuale delle rocce granitiche ma nonostante la loro rarità sono state studiate per molti decenni e sono state oggetto di innumerevoli lavori scientifici. Il termine charnockite venne coniato da Holland (1910) che lo fece derivare da Job Charnock, il fondatore di Calcutta, la cui tomba è costituita da tali rocce.

Parte della confusione che sta dietro al termine charnockite è dovuta al fatto che tale termine si riferisce sia a rocce granitiche sia a rocce granulitiche. Le charnockiti sono rocce granitiche che si rinvengono in terreni granulitici e sono spesso associate a graniti comuni; questo fatto ha indotto molti autori a ritenere il termine charnockite come sinonimo di granulite, causando una grande confusione. Molti dei termini (Fig.1) delle rocce appartenenti alla serie delle charnockiti come enderbite (tonalite ad Opx), opdalite (granodiorite ad Opx), mangerite (monzonite ad Opx) e jotunite (monzodiorite a Opx) non sono usati universalmente, ma spesso si hanno nomi locali ed in disuso.

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Fig.1: Diagramma QAPF con i nomi delle rocce della serie delle charnockiti. Tratto da B. Ronald Frost (2007).




Provincia magmatica di Rogaland

L’associazione Anortositi-Mangeriti-charnockiti-(Graniti) o detta anche AMGC o AMC è una vasta associazione di complessi ignei (associati a volumi esigui di rocce Jotunitiche) che costituisce un’ampia catena, di età proterozoica (1.7-0.9 Ga), che si estende da est a ovest attraverso l’Europa fino a giungere in Nord America. La genesi di tali complessi è stata dibattuta a lungo, ma tra le varie ipotesi, quella largamente più accettata è che la formazione delle Anortositi sia legata a estesi processi di cristallizzazione frazionata di magmi basaltici o picritici, in camere magmatiche alla base della crosta, con successiva risalita in dicchi e diapiri dei prodotti derivanti dalla cristallizzazione frazionata. si è sostenuto, inoltre, che:

• I complessi plutonici acidi, associati alle charnockiti, sono legati a fenomeni di anatessi crostale causata dai grandi volumi di magmi basaltico-picritici.
• Le Jotuniti rappresentano i prodotti residuali della cristallizzazione delle Anortositi.
• Estesi processi di contaminazione crostale hanno interessato le Anortositi, e le rocce a loro associate, sia durante lo stagnamento nelle camere magmatiche che durante la fasi di risalita e messa in posto (generalmente all’interno di terreni metamorfici di alto grado).

La provincia magmatica di Rogaland è situata nella parte sudovest della catena orogenica Sveconorvegiana, la catena sveconorvegiana è generalmente correlata all'orogenesi di Greenville del continente Laurentia. Entrambe le catene si sono formate durante un evento polifasico tra 1.25 e 0.90 Ga, al passaggio tra meso e neo Proterozoico.

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Fig.2: Provincia magmatica di Rogaland. Bs: Intrusione di Bøstølen; Bf: Noriti pegmatitiche di Blåfjell; Hg: Intrusione di Hogstad; K: Intrusione di Koldal; S: Depositi minerari di Storgangen; T: Dicco di Tellnes; Vb: Dicco di Varberg; L: Dicco di Lomland; Vt: Dicco di Vettaland; Vs: Dicco di Vaersland. Tratta da Michot 1960.




La provincia magmatica di Rogaland (Fig.2) è una della varie associazioni AMCG, Anortositi-Mangeriti-charnockiti-(Graniti), che caratterizzano il Proterozoico. È costituita da tre principali massicci anortositici (Egersund-Ogna, Håland-Helleren, Åna-Sira), un intrusione stratificata (Bjerkreim-Sokndal) e due complessi leucogranitici (Hidra and Garsaknatt).

Il massiccio di Egersund-Ogna è costituito da anortositi contenenti grossi cristalli di ortopirosseni ricco in Al; il massiccio di Håland-Helleren è formato da due unità distinte: l’intrusione di Håland, formata da anortositi-leuconoriti foliate; l’intrusione di Helleren e di Åna-Sira sono formate da anortositi a grana molto grossa.
L’intrusione stratificata di Bjerkreim-Sokndal è formata da una parte basale stratificata con livelli Anortositici, Leuconoritici e Gabbronoritici e da una parte sommitale costituita da mangeriti, quarzo mangeriti e charnockiti.

Le rocce Jotunitiche si rinvengono generalmente in dicchi o piccole intrusioni (che tagliano i massicci anortositici): Eia-Rekefjord, Lomland (L), Tellnes (T), Varberg (Vb), Vaersland (Vs), Vettaland (Vt); si rinvengono inoltre Jotuniti nella parti periferiche delle intrusioni di Hidra, Garsaknatt e Bjerkreim-Sokndal. I dicchi Jotunitici hanno dimensioni che variano da pochi cm fino a decine di metri con lunghezze fino a 20 Km.

L’associazione Jotunitica

I massicci Anortositici Proterozoici sono spesso associati a quantità variabili di particolari rocce intermedie, le rocce meno evolute sono caratterizzate dalla presenza di minerali mafici (Pirosseni poveri e ricchi in Ca e ossidi di Fe-Ti), e in alcuni casi la grande concentrazione di tali fasi da luogo a rocce estremamente mafiche. Sono stati, e sono, utilizzati molti nomi per tali rocce come: Ferrodioriti, Monzonoriti, Jotuniti, rocce ricche in Fe-Ti-P (o FTP). Tuttavia molti autori raggruppano tutte queste rocce sotto il termine Jotuniti (monzodioriti a Iperstene ricche in Fe-Ti-P).

L’origine delle Jotuniti è stata oggetto di numerose ipotesi e dibattiti nonostante le caratteristiche chimiche e tessiturali varino pochissimo da un massiccio Anortositico all’altro. Tra le varie ipotesi proposte, non escludibili a vicenda, si hanno:

• Le Jotuniti sono liquidi residuali della cristallizzazione delle Anortositi.
• Le Jotuniti sono il prodotto della fusione parziale della crosta inferiore causata dalla messa in posto delle Anortositi.
• Le Jotuniti sono rocce transizionali, in una sequenza comagmatica, tra Anortositi e Mangeriti.
• Le Jotuniti derivano della cristallizzazione frazionata di magmi non legati alle Anortositi.
• Le Jotuniti sono liquidi immiscibili derivanti dalla cristallizzazione delle Mangeriti.

Le Jotuniti della provincia di Rogaland vennero descritte per la prima volta da Michot (1960) e successivamente studiate da numerosi autori. Queste rocce sono caratterizzate da una grana medio fine e da un associazione mineralogica data da plagioclasio (spesso antipertitico) pirosseni ricchi e poveri in Ca, ilmenite, magnetite, apatite, feldspati potassici e quarzo.

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Dicchi charnockitici che tagliano una anortosite. Provincia di Rogaland. Tratta da Wikipedia.




Campione donatomi da Robert Gill.

Bibliografia



Le informazioni contenute in questa pagina sono tratte da:
• O.Bolle; D.Demaiffe, J.C. Duchesne (2003): Petrogenesis of jotunitic and acidic members of an AMC suite (Rogaland anorthosite province, SW Norway): a Sr and Nd isotopic assessment. Precambrian Research 124 (2003) 185–214
• J.V. Auwera; J.Longhi; J.C. Duchesne (1998): A liquid line of descent of the jotunite (hypersthene monzodiorite) suite. J. Petrol. 39, 439-468.


Foto
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Cristalli di pirosseno, ilmenite e plagioclasio in una Jotunite. Norvegia. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di pirosseno, ilmenite e plagioclasio (si notano le antipertiti) in una Jotunite. Norvegia. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di pirosseno, ilmenite e plagioclasio in una Jotunite. Norvegia. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di pirosseno, ilmenite e plagioclasio in una Jotunite. Norvegia. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di pirosseno, ilmenite e plagioclasio (si notano le antipertiti) in una Jotunite. Norvegia. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di pirosseno, apatite, ilmenite e plagioclasio in una Jotunite. Norvegia. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di pirosseno (ortopirosseno), ilmenite e plagioclasio (si notano le antipertiti) in una Jotunite. Norvegia. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di pirosseno, apatite, ilmenite e plagioclasio in una Jotunite. Norvegia. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di pirosseno, apatite, ilmenite e plagioclasio in una Jotunite. Norvegia. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di pirosseno, ilmenite e plagioclasio (si notano le antipertiti) in una Jotunite. Norvegia. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di pirosseno, ilmenite e plagioclasio (si notano le antipertiti) in una Jotunite. Norvegia. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di pirosseno, apatite, ilmenite e plagioclasio in una Jotunite. Norvegia. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di pirosseno, ilmenite e plagioclasio (si notano le antipertiti) in una Jotunite. Norvegia. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di pirosseno (con lamelle di essoluzione) e plagioclasio (si notano le antipertiti) in una Jotunite. Norvegia. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di pirosseno (con lamelle di essoluzione) e plagioclasio (si notano le antipertiti) in una Jotunite. Norvegia. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di pirosseno, ilmenite e plagioclasio (si notano le antipertiti) in una Jotunite. Norvegia. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di pirosseno, ilmenite e plagioclasio (si notano le antipertiti) in una Jotunite. Norvegia. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di pirosseno (con lamelle di essoluzione) e plagioclasio (si notano le antipertiti) in una Jotunite. Norvegia. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di pirosseno, apatite, ilmenite e plagioclasio in una Jotunite. Norvegia. Immagine a N//, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di pirosseno (con lamelle di essoluzione) e plagioclasio in una Jotunite. Norvegia. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di pirosseno (con lamelle di essoluzione) e plagioclasio in una Jotunite. Norvegia. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di pirosseno (con lamelle di essoluzione) e plagioclasio in una Jotunite. Norvegia. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Cristalli di pirosseno (con lamelle di essoluzione) e plagioclasio in una Jotunite. Norvegia. Immagine a NX, 2x (lato lungo = 7mm)
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Plagioclasio con smescolamenti antipertitici (le macchie più scure) in una Jotunite. Norvegia. Immagine a NX, 2x ( lato lungo = 7mm)
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Plagioclasio con smescolamenti antipertitici (le macchie più scure) in una Jotunite. Norvegia. Immagine a NX, 2x ( lato lungo = 7mm)
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Plagioclasio con smescolamenti antipertitici (le macchie più scure) in una Jotunite. Norvegia. Immagine a NX, 2x ( lato lungo = 7mm)
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Plagioclasio con smescolamenti antipertitici (le macchie più scure) in una Jotunite. Norvegia. Immagine a NX, 2x ( lato lungo = 7mm)
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Plagioclasio con smescolamenti antipertitici (le macchie più scure) in una Jotunite. Norvegia. Immagine a NX, 10x ( lato lungo = 2mm)
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Plagioclasio con smescolamenti antipertitici (notare la differenza di rilievo) in una Jotunite. Norvegia. Immagine a N//, 10x ( lato lungo = 2mm)
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Plagioclasio con smescolamenti antipertitici (Notare che le antipertiti presentano a loro volta smescolamenti pertitici) in una Jotunite. Norvegia. Immagine a NX, 10x ( lato lungo = 2mm)
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Plagioclasio con smescolamenti antipertitici (Notare che le antipertiti presentano a loro volta smescolamenti pertitici) in una Jotunite. Norvegia. Immagine a NX, 10x ( lato lungo = 2mm)
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Plagioclasio con smescolamenti antipertitici (Notare che le antipertiti presentano a loro volta smescolamenti pertitici) in una Jotunite. Norvegia. Immagine a NX, 10x ( lato lungo = 2mm)
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Plagioclasio con smescolamenti antipertitici (Notare che le antipertiti presentano a loro volta smescolamenti pertitici) in una Jotunite. Norvegia. Immagine a NX, 10x ( lato lungo = 2mm)
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Plagioclasio con smescolamenti antipertitici (Notare che le antipertiti presentano a loro volta smescolamenti pertitici) in una Jotunite. Norvegia. Immagine a NX, 10x ( lato lungo = 2mm)
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Plagioclasio con smescolamenti antipertitici (Notare che le antipertiti presentano a loro volta smescolamenti pertitici) in una Jotunite. Norvegia. Immagine a NX, 20x ( lato lungo = 1mm)
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Plagioclasio con smescolamenti antipertitici (Notare che le antipertiti presentano a loro volta smescolamenti pertitici) in una Jotunite. Norvegia. Immagine a NX, 20x ( lato lungo = 1mm)
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Plagioclasio con smescolamenti antipertitici (Notare che le antipertiti presentano a loro volta smescolamenti pertitici) in una Jotunite. Norvegia. Immagine a NX, 20x ( lato lungo = 1mm)
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Plagioclasio con smescolamenti antipertitici (Notare che le antipertiti presentano a loro volta smescolamenti pertitici) in una Jotunite. Norvegia. Immagine a NX, 20x ( lato lungo = 1mm)
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Plagioclasio con smescolamenti antipertitici (Notare che le antipertiti presentano a loro volta smescolamenti pertitici) in una Jotunite. Norvegia. Immagine a NX, 10x ( lato lungo = 2mm)
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Plagioclasio con smescolamenti antipertitici (le macchie più scure) in una Jotunite. Norvegia. Immagine a NX, 10x ( lato lungo = 2mm)
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Plagioclasio con smescolamenti antipertitici (le macchie più scure) in una Jotunite. Norvegia. Immagine a NX, 10x ( lato lungo = 2mm)
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Plagioclasio con smescolamenti antipertitici (le macchie più scure) in una Jotunite. Norvegia. Immagine a NX, 10x ( lato lungo = 2mm)